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Nov
08

Fronte popolare per la libera musica

Apprendo dalla newsletter di Jamendo la bella notizia di questo progetto attivo dal 2004, che accomuna artisti molto diversi tra loro, ma con la stessa idea di dover emancipare la musica dall’industria discografica e dallo status di merce. Sul piano della scena indipendente italiana spicca come un progetto lucido e serio, di fronte ad innumerevoli “scenette” a volte in competizione tra loro, che finiscono col riprodurre gli stessi meccanismi della merce e dello spettacolo. E’ una dimostrazione che è possibile fare musica di qualità con le licenze Creative Commons, vendere dischi a prezzi umani, comporre senza bisogno di managerini o altri lucratori e soprattutto che fare l’arte non equivale all’aspirazione pornografica di diventare feticci da adorare o scimmie ammaestrate da sguinzagliare. Ma vediamo più nel dettaglio in cosa consiste il progetto Fronte popolare per la libera musica. Se volete ascoltare subito la compilation del progetto, andate qui.

IL FRONTE POPOLARE PER LA MUSICA LIBERA
Attivo dalla primavera del 2004, Il Fronte Popolare per la Musica Libera è un libero coordinamento di artisti riuniti in nome dell’etica e del principio del cooperativismo, della condivisione e del solidarismo. L’obiettivo principale del nostro movimento è quello di sperimentare nuove forme sostenibili di produzione, diffusione e fruizione della cultura, che mirino a ribilanciare il rapporto tra mercato e arte a favore di quest’ultimo: L’ARTE NON E’ UNA MERCE!

IL PROGETTO LIBERALARTE!

“Liberalarte!” è il progetto discografico del FPML, iniziato nel 2004 con un primo cd,. A fine 2005 è maturato con “Liberalarte!2” e in questo momento si affaccia alla sua terza pubblicazione. Il progetto vuole essere un momento di sperimentazione e applicazione concreta delle idee emerse in seno al movimento del FPML.. Solidarismo e cooperativismo tra gli artisti, autoproduzione e autogestione associata, licenze copyleft, costo equo della cultura e taglio degli intermediari hanno trovato e troveranno sempre spazio all’interno di qusti cd promossi dal movimento.

COPYLEFT E CREATIVE COMMONS
Le licenze copyleft, come le Creative Commons, sono state scelte dal FPML per le sue pubblicazioni. Esse permettono agli autori di un’opera di ingegno, come una canzone o un documento, di “liberare” questa creazione dai vincoli del classico copyright, permettendo così una circolazione più libera della cultura, dando più peso all’aspetto collettivo del sapere a scapito di quello completamente privato in cui “tutti i diritti sono riservati”. I brani contenuti sul nascente liberalarte!3 saranno così scambiabili su internet, masterizzabili, riproducibili e diffondibili e questo per esplicita volontà degli artisti che hanno scelto questa modalità di diffusione delle loro opere.

UN’AUTOPRODUZIONE ASSOCIATA
Liberalarte!3 è un disco libero, frutto dell’unione di spiriti liberi. Ricalcando le linee guida del grande movimento cooperativista, gli artisti hanno autogestito i vari momenti della realizzazione del cd in un’ottica di unione solildale che li ha messi in condizione di tagliare gli intermediari, svolgendo autonomamente tutti quei ruoli normalmente ricoperti o supervisionati dalle case discograifiche.

UN DISCO “EQUO E SOLIDALE” E LA SUA DISTRIBUZIONE
Il taglio degli intermediari fa di Liberalarte!3 un disco a tutti gli effetti “equo e solidale” dal momento che mette in contatto diretto artisti e pubblico. In questo modo sono i soli artisti a raccogliere i frutti del loro lavoro, tagliando a monte quella lunga fila di professionisti che normalmente interagisce con la creazione di un prodotto culturale

UN CD ACCESSIBILE A TUTTI
Grazie al taglio degli intermediari è possibile dare una risposta ad uno dei problemi più sentiti nel mondo della discografia: quello del costo del cd. Più piccolo è il numero dei soggetti che si frappongono tra artista e pubblico, più la “trafila” si riduce, più il costo sostenibile del cd si abbassa. In linea con una politica seguita da sempre dal movimento, anche questo cd avrà un prezzo provocatorio: 5 euro ai contatti degli artisti e 7 euro al bancone dei negozi: un prezzo sicuramente non comune per un doppio cd, completamente originale.

LA DISTRIBUZIONE RETICOLARE: IL PROGETTO “FAPPER3”
Costo equo, licenze libere e attente alla collettività e un prodotto “equo e solidale” ci hanno fatto pensare allo sviluppo di una rete di rivenditori alternativi che costituirà uno dei principali canali di distribuzione di questo cd. Botteghe del commercio equo e solidale, associazioni culturali, circoli, centri sociali o soggetti interessati al progetto costituiranno una fitta costellazione di punti vendita che permetterà di distruibuire lo sforzo distributivo, nel pieno della sostenibilità economica, in nome di quei prinicipi etici che sono il collante stesso del progetto, così come del movimento che lo sta promuovendo


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