I MAdKiN, una delle realtà più interessanti dell’ambiente ‘underground’ romano, si formano nel 2004. La band definisce gradualmente il proprio sound che trae ispirazione soprattutto dalla scena rock alternativa degli anni ’90. Un sound contaminato tuttavia da varie influenze che caratterizzano lo stile e i gusti di ogni componente e spaziano dalla psichedelia, al garage rock, al post-punk, al grunge.
Si esibiscono in vari locali romani (li trovate abbastanza spesso all’Angel’s Beer di Tor Vergata, ma non solo) e in diverse manifestazioni musicali e culturali (Fiesta, Avvertenze Generali, Ritmi Vitali, Netstreet Festival) fino ad arrivare alla formazione definitiva nel 2007, che vede, insieme alla scatenata, adorabile, Serena jEJè (voce graffiante e chitarra, milita anche nei Blonde is Over e nelle Thelmas), Giuseppe alla chitarra, Paesano al basso e Riccardo alla batteria.
Nell’estate dello stesso anno registrano il primo EP, “Resig(Nation)“, alla Salottino Prod. Recordings di Locri, disco che è finalmente uscito il 23 dicembre scorso. “My Zen” è il pezzo di apertura dell’album che urla e sfoga la rassegnazione inconsapevole di parte della gioventù di oggi, la splendida “Oblomov” prende spunto dall’omonimo libro di Concarov, “Kid Barf“, apparentemente più “easy” nelle sonorità ma con un testo che racconta i labirinti dell’adolescenza, per finire con “Blue Sun” e “The Lunar Cycle“, i brani più soft e “notturni”.
MAdKiN – My Zen
MAdKiN – Oblomov
- Riferimenti
- www.myspace.com/madkinband